Viene intesa attualmente
come comunicazione sociale quella comunicazione specificamente
riferita al campo del sociale, come p.es. il volontariato, le
difficoltà di una frangia sociale, attività del
terziario in generale, ecc.
In altri casi si utilizza
la parola comunicazione sociale riferendosi in generale ai mezzi
di diffusione.
Secondo il nostro interesse
potremmo dare a questa area la seguente definizione essendo questa,
in prima approssimazione, quella che più ci conviene: - Comunicazione sociale sono i mezzi e gli strumenti che
utilizza una determinata cultura per trasmettere ad altri, o ad
un intero popolo, il proprio sistema di valori.
Detto in questo modo potrebbe
sembrare un campo infinito. In realtà lo è, ma con
certe definizioni si può facilitare la lettura.
Per esempio, nel campo dei
mezzi di diffusione (TV, radio, giornali, internet) la grande
maggioranza dello spazio è occupata da programmi di "intrattenimento".
Quello che è essenziale in un mezzo di diffusione sono
i notiziari e tutti quei programmi in cui appaiono opinionisti
e formatori di opinione di diverso tipo (P.es. talk-show, Porta
a porta, Maurizio Costanzo Show, Ballarò, ecc.).
Il modo di trattare le notizie
e di dare priorit à all’informazione è essenziale
poiché fissa direzioni e
interessi.
Un altro modo di fare comunicazione
sociale attraverso i mezzi di diffusione è quello della
pubblicità.
La pubblicità è un campo che potrebbe confinare
con l’arte (in alcuni casi) ma è essenzialmente comunicazione
sociale che trasmette in questo periodo storico, valori, modi,
mode, comportamenti, ecc. ecc.
Inoltre potremmo definire
comunicazione sociale tutto quello che riguarda l’informazione
relativa ai servizi di una società: sociali, educativi,
sanitari, ecc.
Per esempio, se è completamente assente tale informazione,
dal nostro punto di vista non è etico, perché risponde
a un modo discriminatorio (quindi violento) di gestire l’informazione.
Interesse della Commissione
Area Comunicazione Sociale è pertanto studiare questi aspetti
dei mezzi d’informazione dal punto di vista dell’etica
della non-violenza e della solidarietà, evidenziandone
i punti che entrano in conflitto con la nostra etica. Inoltre,
elaborare opinioni, proposte e attività.
D’altra parte, la stessa Commissione, o con appoggio occasionale
dell’intero staff, si preoccuperà di mettere in moto
incontri, forum, conferenze, ecc. per entrare in contatto con
i rappresentanti di questo campo in modo da produrne modifiche
nella direzione.