Oggi, 2 ottobre, la festa è continuata con bambine e bambini delle classi V elementare dell’I.C. Montessori di Roma Montesacro. I bambini sono stati invitati a riflettere sulla domanda: “Qual è la differenza tra Pace e Nonviolenza?” In base alla loro riflessione hanno realizzato un disegno e scritto il loro pensiero. Poi sono scesi in giardino e sollevando al cielo i loro disegni, hanno realizzato il simbolo della nonviolenza.
Questo simbolo rappresenta i 2 principi fondamentali della metodologia della nonviolenza attiva:
- il cerchio più piccolo, quello interno, rappresenta il principio della nonviolenza interna, cioè come liberarci dei nostri contrasti interni e della violenza e sofferenza che essi ci provocano. Il principio della COERENZA INTERNA ci dice di mettere unità interna, cioè far coincidere ciò che si sente, con ciò che si pensa e con ciò che si fa. Coerenza tra pensare, sentire e agire.
- il cerchio più grande, quello esterno, rappresenta il principio della nonviolenza nelle relazioni con il mondo, cioè come risolvere i conflitti che abbiamo con altrƏ; questo principio è noto come Regola d’Oro, perché è proferito e diffuso in tutto il mondo, in tutte le culture e spiritualità da più di 5000 anni, è il Principio di Solidarietà che ci dice che Quando tratti l’altrƏ come vuoi essere trattatƏ, ti liberi.
- questi due principi, dell’unità interna (coerenza tra pensare, sentire e agire) e della Regola d’Oro (trattare l’altrƏ come vuoi essere trattatƏ), non possono essere separati: non ci può essere coerenza interna senza coerenza esterna e viceversa, sono uniti in una spirale, come le spirali dell’universo in movimento. È la spirale di una forza evolutiva crescente.
Alcune\i dei bambine\i hanno condiviso i loro pensieri e riflessioni: “Non ci può essere pace, mentre c’è guerra”; “La nonviolenza è l’arma dei forti”; “la Pace è uno stile di vita e se noi bambinƏ lo impariamo ora, abbiamo tutto ciò che ci serve per vivere bene”; “il mondo è tra le nostre mani, non dobbiamo peggiorarlo, ma migliorarlo con amore e nonviolenza”; “la nonviolenza è un comportamento, la pace è ciò che si ottiene quando tuttƏ pratichiamo la nonviolenza”.
La Pace è una situazione da raggiungere, e spesso ci sono molte discussioni sul modo di raggiungere la Pace. Bisogna stabilire quali fatti possono avvicinare od allontanare la pace. Questo dibattito porta anche a degli ossimori come: fare la guerra per la pace e ricorrere alle armi per la sicurezza.
La Nonviolenza è una metodologia d’azione, un insieme di pratiche da mettere in atto, un comportamento, un atteggiamento, la scelta di non ricorrere mai alla violenza, di rifiutarla a priori.
La nonviolenza è il rifiuto di qualsiasi forma di violenza (fisica, economica, ecologica, morale, religiosa, culturale, di genere o qualsiasi altro tipo di discriminazione) ed è l’unica strada che possa realmente portare la pace e la convivenza tra i popoli. E questo, che siate d’accordo o meno, non ammette altre vie d’uscita e ci rende tuttƏ responsabili.
La nonviolenza è un modo per trattare se stessi, gli altri, la natura, l’universo. È un modo di porsi e di osservare, uno sguardo, su se stessi, sull’altrƏ e sul mondo con cui bisogna crescere e che va costantemente allenato, perché richiede più forza morale e più capacità riflessiva della risposta violenta.
Per questo parliamo di educazione alla metodologia della nonviolenza attiva.
Che i principi della nonviolenza animino le nostre scelte personali e sociali e si diffondano nel cuore di ogni uomo, donna, bambina e bambino!
La Comunità per lo Sviluppo Umano cerca volontari per la rete di Operatori per la Nonviolenza nelle scuole e nei quartieri, se vuoi partecipare e ricevere la formazione scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.