La Comunità per lo Sviluppo Umano, che individua nell'oppressione economica, la forma più dilagante e tristemente attuale di violenza, non può che essere accanto ai cittadini greci chiamati ad un appuntamento importante: dire SI o NO al programma proposto dall'Europa e dallo strapotere delle banche, per il rientro del debito. Il piano prevede l'accettazione di un protocollo con misure ancor più dure e stringenti dei due che lo hanno preceduto, e che hanno portato la Grecia a perdere il 25% del PIL nell'arco di 6 anni. Le conseguenze sono evidenti: disoccupazione, sofferenza e ben 10.000 suicidi. La Comunità, in un momento cosi cruciale non può che essere solidale con il popolo greco e con quanti coraggiosamente voteranno "NO" al referendum.