Manifestazione nazionale per la pace del 5 novembre 2022: convergiamo e rilanciamo
Evitare una guerra nucleare e una catastrofe umana e ambientale sono le priorità assolute. Per questo ci auguriamo che centinaia di migliaia di persone manifestino con i colori arcobaleno della Pace, in Italia, come nel resto d’Europa e del mondo.
Tuttavia riteniamo necessario sottolineare che chi sceglie PACE E NONVIOLENZA, chi rifiuta la logica della guerra e si propone di creare «le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili», d’accordo con il Papa, non si erge a giudice che condanna, e rifiuta l’interpretazione lineare e semplicistica della struttura vittima-aggressore, per andare a cercare sin dalle origini del conflitto la complessa rete di bisogni, aspirazioni, interessi da ascoltare e comprendere per poter avviare un processo di riconciliazione tra popoli riconoscendo le molteplici responsabilità. Un groviglio di fattori culturali, sociali, religiosi, economici e politici che nel crocevia storico dell’ultimo secolo ha creato muri e irrigidimenti nazionalistici, piuttosto che reciproca accoglienza e co-esistenza nella prima civiltà planetaria della storia.
Alla luce di una rinnovata sensibilità che avanza nella convergenza delle diversità, contro qualsiasi discriminazione e nell’ambizione ad una vita degna, giustizia e progresso per tutte, tutti e tutto sul pianeta, è evidente quanto siano fallimentari e anacronistiche questa guerra, questa polarizzazione NATO-Russia, questo sistema economico e poi politico basato su armi, consumo e fonti non sostenibili e soprattutto che punta all’arricchimento e la selezione di pochi, affamando e privando di progettualità e futuro una percentuale sempre maggiore della popolazione mondiale.
Questo sistema disumano e violento è fallito e nell’ultimo colpo di coda rischia di creare danni irreparabili, per questo è necessario rilanciare con fermezza la necessità di risoluzioni che possano portare realmente e rapidamente a tavoli di negoziato, per arrestare subito la follia della guerra e prima che un incidente o una provocazione di troppo degeneri in un disastro nucleare.
Per questo INVITIAMO TUTTE E TUTTI A IMPEGNARSI A SOSTENERE QUESTE ESIGENZE:
- Cessate il fuoco immediato e ritiro delle forze militari dai territori coinvolti sotto la supervisione ONU e dislocamento dei Corpi Civili di Pace per il monitoraggio del cessate il fuoco, il supporto a tutte le vittime del conflitto e il contributo alle attività di costruzione della pace.
- Stop immediato all’invio di armi e all’aumento delle spese militari, perché una risposta violenta alla violenza non porta la Pace, perché alimentare il conflitto non è mai giustificabile, né creerà le condizioni del dialogo necessarie a raggiungere soluzioni concordate e soprattutto perché LE POPOLAZIONI CIVILI COINVOLTE NON VOGLIONO PIÙ NÉ MORTI NÉ FERITI.
- Ritiro delle sanzioni che solo alimentano una guerra economica che colpisce le popolazioni.
- Impegno concreto dei governi europei per aprire il dialogo nei tavoli diplomatici, aperti a tutte le parti sociali e soprattutto al contributo delle donne nello spirito della Risoluzione ONU 1325 (2000).
- Firma e ratifica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari da parte di tutti i governi, ad iniziare da quello italiano e quelli europei.
- Contrastare e risolvere le conseguenze economiche, energetiche, alimentari, migratorie scaturite dalla guerra e dalle speculazioni finanziarie, sollecitando la conversione ecologica ed eliminando a priori ipotesi di gas liquido/rigassificatori e nucleare civile.
- Scioglimento della NATO, un’alleanza che obbliga i Paesi membri ad essere complici delle guerre e degli interessi dell’industria bellica e lotta contro le basi e le servitù militari presenti nel nostro Paese, già troppe volte usate come piattaforma di lancio di guerre in giro per il mondo.
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L’appuntamento per tutte/i coloro che vorranno sostenere questo appello a CONVERGERE E RILANCIARE è alle 13,00 in Piazza dell’Esquilino per dare l’opportunità a chi può di partecipare all’ASSEMBLEA NAZIONALE PER LA PACE,LA GIUSTIZIA SOCIALE E AMBIENTALE, CONTRO LE DISEGUAGLIANZE E L’ESCLUSIONE alle 11,00 in Piazza Vittorio Emanuele II (www.5novembreinpiazza.it). Invitiamo tutte/i a venire con bandiere della Pace e cartelli che riportino le suddette ESIGENZE.
Iniziativa Convergenza: Fronte Umanista Europe for Peace; La Comunità per lo Sviluppo Umano; W.I.L.P.F. Italia; ManifestA; Mondo Senza Guerre e Senza Violenza; Energia per i Diritti Umani – Onlus; Lista Civica Italiana; Rete Sociale in Movimento; Associazione Per i Diritti Umani; Pressenza - Agenzia stampa internazionale per la pace, la nonviolenza, l'umanesimo e la nondiscriminazione; Ecoistituto del Veneto Alex Langer; Michele Boato direttore rivista Gaia; ODISSEA, Blog di cultura, dibattito e riflessione diretto dallo scrittore Angelo Gaccione; Gianmarco Pisa (operatore di pace); Tina Napoli (esperta politiche dei consumatori); Marco Palombo (attivista contro la guerra); Giuseppe Bruzzone (obiettore di coscienza); Elio Pagani (attivista contro la guerra e promotore della ricerca sullo statuto giuridico delle armi nucleari in Italia); Patrick Boylan (attivista contro la guerra e nel comitato Free Assange Italia);Silvia Nocera (Multimage, casa editrice per i diritti umani); Valentina Ripa (attivista per i diritti umani e membro del Direttivo del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli); Vincenzo Brandi, (Rete NO WAR Roma); Norma Bertullacelli (insegnante pacifista, Ora di Silenzio contro la guerra, Genova); Diego Pertile (amministratore pagina FB No armi in Ucraina - Vicenza); Flavia Lepre (antimilitarista, Napoli); Silvia Galiano ( Silvia Galiano, attivista eco-femminista di Catanzaro); Ireo Bono (medico attivista contro la guerra); Bruna Bianchi (scrittrice, ex Docente di Storia delle donne e Storia del pensiero politico e sociale contemporaneo all'Università Ca' Foscari di Venezia); Annapina Ciminelli; Federico Zenga; Rita Venturi; Gianfranco Attanasio; Giovanni Bonomo - Centro Culturale Candide; Beppe Pavan; Giuliana Barone; Alessandra Cangemi (giornalista, Milano); Moreno Biagioni - Comitato "Fermiamo la guerra" di Firenze; Maria Grazia Campari - Firenze; Sergio De Cristofaro; Cesara Degliana; Emanuele Negro, fisico, obbiettore di coscienza, attivista ambientale; Pilar Castel- performer; Maria Teresa Norero; Sergio De Cristofaro
2 ottobre 2022
Il 2 ottobre, Giornata mondiale della nonviolenza,
- Nel nostro diritto di riaffermare l'essere umano come valore più alto e preoccupazione centrale.
- Ricordando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani .
- Dichiariamo che la guerra è un disastro per le persone di tutto il mondo.
- Difendiamo il diritto delle persone a non partecipare o collaborare alla guerra. Il diritto delle persone a non uccidere, a non morire. Il diritto delle persone a vivere in pace. Le persone non devono essere uccise.
- Denunciamo pubblicamente che dietro la guerra ci sono i grandi interessi economici, che si nascondono, dietro leader corrotti e incapaci, con le loro parole ingannevoli.
- Chiediamo di rispettare le risoluzioni e le raccomandazioni delle Nazioni Unite.
- Chiediamo il ritiro immediato dai territori invasi.
- Chiediamo lo smantellamento degli arsenali nucleari.
- Chiediamo un controllo progressivo e il disarmo.
- Chiediamo di far funzionare la legge e la giustizia, non di ostacolarle.
- Nella sfera familiare, realizzare ciò che si predica, lasciandosi alle spalle la retorica ipocrita, che avvelena le nuove generazioni.
- A livello personale, dare coerenza alla propria vita e trattare gli altri come si vuole essere trattati.
Facciamo un appello pubblico per fare pressione sui responsabili delle decisioni, ovunque e in qualsiasi momento, a diffondere gli ideali di pace e la metodologia della Nonviolenza Attiva, per fare il vuoto, non per collaborare, con la violenza.
È giunto il momento di chiedere la necessaria unione di tutti gli umanisti del mondo.
È giunto il momento di fermare questo disastro in ogni modo possibile.
Dobbiamo preparare, insieme e per tutti, la strada per i nuovi tempi.
Equipe di coordinamento mondiale de “La Comunità per lo sviluppo umano”
Bollettino mondiale luglio 2022
La Comunità per lo sviluppo umano ad EireneFest
La Comunità per lo sviluppo Umano è presente con vari laboratori e presentazioni ad EireneFest - Festival del libro per la pace e la nonviolenza
Venerdì 3 giugno ore 10:00
In quale direzione cambiare la Scuola? La rivoluzione educativa comunitaria della Scuola Sconfinata.
Biblioteca Tullio De Mauro via Tiburtina, 113, RomaCambiare la scuola non è solo una faccenda organizzativa. Una comunità nonviolenta dipende anche dal sistema educativo. Parliamone con dirigenti, docenti, istituzioni, studenti, associazioni, cittadini e cittadine che hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni
Venerdì 3 giugno ore 16:30
Quando tratti l'altrə come vuoi essere trattatə, ti liberi
Casa Umanista Via dei Latini 12/14, RomaLaboratorio sul Principio di Solidarietà dal Libro della Comunità per lo Sviluppo Umano
Sabato 4 giugno ore 10:00
Le esperienze guidate: racconti per il cuore e per la mente
Casa Umanista Via dei Latini 12/14, RomaDa Il libro de la Comunità - esperienze con diversi tipi di immagine
Sabato 4 giugno ore 12:00
Racconti per il cuore e per la mente, la presentazione
Sala ENGIM via degli Etruschi, 9, RomaL'autore dei 5 cortometraggi e la sue ispirazioni "guidate"
Bollettino mondiale maggio 2022
La Comunità denuncia l'invasione russa dell'Ucraina e l'espansione militare della NATO
Di fronte all'invasione dell'esercito russo in Ucraina, rendiamo pubblico:
- Un appello all'unione di tutti gli umanisti del mondo per condannare e denunciare questa invasione.
- Chiediamo un immediato cessate il fuoco a tutte le parti in conflitto.
- Denunciamo l'invasione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo e l’espansione degli arsenali militari della NATO in tutta la regione e la sua pretesa di installazione in Ucraina, come aggressioni allarmanti alla pace mondiale.
- Esigiamo, dall'ONU e dalle parti interessate, un dialogo urgente e monitorato, fino a condurre a soluzioni e impegni globali urgenti.
- Sapendo che la violenza distrugge, la nonviolenza è l'unico modo per affrontare questo conflitto.
- Non ci sarà futuro, se non sarà di tutti e per tutti!
Perché, come ha già detto Silo nel 2006:
"La gente dice ovunque che la guerra è un disastro.
Diamo una possibilità alla Pace!
Per evitare la futura catastrofe atomica, dobbiamo lavorare per superare la violenza OGGI.
1. Ritirate le truppe d'invasione.
2. Restituire i territori occupati.
3. Smantellare gli arsenali.
Queste sono le urgenze, ora.
Questa è la causa delle donne e degli uomini coraggiosi!".
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Equipe di coordinamento mondiale de
La Comunità per lo sviluppo umano
Ucraina: diamo una possibilità alla Pace!
Le tensioni tra gli Stati Uniti e la Federazione Russa evolvono in maniera preoccupante. La Russia dispiega le sue truppe mentre l'espansione della NATO minaccia equilibri già instabili. E l'Ucraina, già dilaniata dalla guerra civile, si trova al centro di questo vortice pericoloso.
Dal canto suo l’Europa si allinea alla politica degli Stati Uniti andando contro i propri stessi interessi. La Russia non solo è importante per il gas ma è un mercato essenziale per l’Europa. Una vera collaborazione all’interno di una regione euroasiatica porterebbe benessere e un grande avanzamento non solo economico.
Ma è proprio questo che gli Stati Uniti non vogliono e quindi favoriscono le divisioni in Europa, non solo tra Est e Ovest, ma anche all’interno degli stessi paesi occidentali. Non vogliono accettare che il mondo sia diventato multi-polare e alimentano un'atmosfera da guerra fredda.
L’Europa può avere un ruolo decisivo, volto al progresso e alla pace, ma deve avere una politica estera unitaria e indipendente, come auspicato nella dichiarazione Europa per la Pace.
Oggi l’Europa deve fare tutti gli sforzi necessari per una soluzione diplomatica del conflitto opponendosi a qualsiasi intervento armato. La Russia deve ritirare le sue truppe dal confine ma si deve garantire la non espansione della NATO in Ucraina.
I politici europei, persi tra sondaggi elettorali e interessi di parte, sono all’altezza della missione che la storia chiede loro? Hanno chiare le conseguenze catastrofiche di una guerra tra potenze nucleari? Si rendono conto che qui è in gioco il futuro dell’umanità?
E il popolo ucraino vuole davvero una guerra disastrosa sul proprio territorio per fare gli interessi di una potenza straniera?
E' il momento di rispondere al clamore che viene dal futuro! E’ il momento che i popoli, le persone comuni, gli Invisibili, quelli che non partecipano ai negoziati e non appaiono nei talk show, facciano ascoltare la loro voce contro la guerra e a favore della pace. E' il momento di risvegliarsi dall'ipnosi mediatica!
E’ il momento di scendere in piazza, è il momento di agire ! Anche piccoli gesti in questa direzione sono importanti per dare a noi stessi e ai nostri figli un futuro, un futuro umano dove finalmente si riderà delle sventure che oggi siamo costretti a vivere.
Riprendiamoci il futuro.
Diamo una possibilità alla Pace!
Europa per la Pace
#UmanistiperlaPace
Bollettino Mondiale Giugno 2021
Documento del Centro Mondiale di Studi Umanisti sulla pandemia COVID-19
Alla fine del 2019 fa la comparsa un nuovo coronavirus, il SARS-CoV-2, con una letalità stimata inferiore ad altri recenti virus, ma con un'elevata trasmissibilità e una lunga fase iniziale asintomatica.
All'inizio del 2020 tale malattia, chiamata COVID-19, viene subito classificata come pandemia, il che fa prevedere un crollo delle strutture sanitarie in tutto il mondo. Non esiste ancora alcuna cura efficace conosciuta e si pensa che il possibile sviluppo di un vaccino richiederà più di un anno.
Solo l'allontanamento fisico e le misure per limitare i movimenti umani possono mitigare l'impatto sulle risorse sanitarie degli stati.
Questo implica la cessazione o, comunque, una significativa riduzione delle attività sociali ed economiche considerate non essenziali per la sopravvivenza dell'insieme sociale.
Fino a quando non apparirà una cura o un vaccino efficace, il percorso biologico per l'acquisizione dell'immunità di gruppo potrà richiedere molto tempo con il costo di un numero molto elevato di vittime dirette e indirette.
Si pone un dilemma tra l'assistenza sanitaria necessaria, così come intesa finora, e il mantenimento dell'economia. Tale scelta mette a dura prova la società al momento di questa analisi, quando un gran numero di persone sono ancora confinate nelle loro case, ma le prevedibili conseguenze materiali minacciano di essere devastanti. In questo momento di grande incertezza, quando non ci sono previsioni affidabili e la scienza è ancora alla ricerca di soluzioni, facciamo questo tentativo collettivo di trarre alcune conclusioni dal punto di vista del Nuovo Umanesimo.
Solidarietà e pieno sostegno a Domenico Lucano sindaco di Riace
La Comunità per lo Sviluppo Umano Italia esprime solidarietà e pieno sostegno al sindaco di Riace, Domenico Lucano, da giorni in sciopero della fame a seguito della decisione del governo di sospendere l'erogazione dei fondi necessari a portare avanti i progetti di integrazione dei migranti accolti nella città calabrese.
Il Viminale, accampando irregolarità amministrative, ha deciso da mesi di bloccare i finanziamenti ai progetti che hanno reso Riace un modello virtuoso di solidarietà e al contempo di convivenza pacifica tra migranti e abitanti del luogo. Riace rappresenta nel mondo un esempio concreto di soluzione efficace del complesso dramma delle migrazioni, di come si possa rispondere in modo nonviolento ad un fenomeno epocale in cui tutti gli attori implicati (migranti e popolazione locale) sono rispettati, coinvolti, valorizzati.
La Comunità per lo Sviluppo Umano chiede che il governo riveda con urgenza la propria posizione, che sblocchi i fondi destinati a Riace e che scelga di difendere questo modello di integrazione invece di ostacolarlo.
Infine, vuole dare ampia diffusione alla raccolta fondi promossa dalla Rete dei Comuni Solidali (RECOSOL) in accordo con le associazioni che hanno preso parte al Riaceinfestival, per permettere al progetto di Riace di superare questa fase critica e andare avanti.
RECOSOL, IBAN: IT92R050180100000000017951
(La raccolta fondi rimarrà attiva fino a dicembre 2018)