spazio trasparente contatti | m-listspazio trasparentespazio trasparente
logo de La Comunità per lo sviluppo umano immagine di invito a guardare lo SPOT de La Comunità
arte

Premessa

"L'Arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana - svolta singolarmente o collettivamente - che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall'esperienza, portano a creative forme di espressione estetica.
Può essere considerata anche sotto l'aspetto di una professione di antica tradizione svolta nell'osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo. In questo senso, le professioni artigianali - quelle cioè che afferiscono all'artigianato - discendono spesso dal Medioevo, quando furono in qualche modo sviluppate come attività specializzate e gli esercenti arti e mestieri vennero riuniti nelle celebri corporazioni.
Ogni arte aveva una sua tradizione, i cui concetti fondamentali venivano racchiusi nella regola dell'arte, cui ogni artiere doveva conformarsi.
"

Fonte: Wikipedia.

Volendo estendere maggiormente il concetto, possiamo riconoscere che forme d’arte hanno accompagnato la storia dell’evoluzione umana.
Ne hanno accompagnato il confronto con le forze del macrocosmo e sono state simbolo e memoria di tale evoluzione.
Per lungo tempo sono state la forma attraverso la quale si espresse il sentimento religioso.
Senza perdere completamente le connotazioni primeve, tuttavia, dobbiamo riconoscere, anche a causa delle mutate forme di relazione tra uomini e tra insiemi umani, che fondamentalmente l’arte modernamente intesa si pone verso i suoi fruitori come una particolare e ricca forma di espressività e comunicazione.
La situazione attuale
Come in molte altre aree del sapere e della creatività umana, anche nell’arte assistiamo a forme di inquinamento legate al pensiero capitalista e quindi alla mercificazione dei contenuti.
Questa affermazione è tanto più vera nei campi della musica, del cinema, della letteratura, dove le cosidette majors impongono a colpi di copyright, il loro punto di vista (l’utile).
Superata la fase del mecenatismo, infatti, l’artista si lega a queste entità, che garantendogli redditività lo estromettono in parte dal meccanismo decisionale per renderlo un elemento del circuito produttivo, imponendo, in molti casi, tempi di realizzazione e di uscita delle opere.
Sicuramente un elemento della "catena di montaggio del sistema" ben pagato, e questo limita spesso la possibilità di fare breccia, di coinvolgere certe fasce di artisti per far loro prendere posizione contro le logiche in cui sono inseriti.
Se questo può sinteticamente definire la condizione dell’artista, non migliore è la condizione di chi è oggetto dell’espressività artistica.
Grazie agli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, infatti, si assiste a crociate contro la “pirateria”, forma domestica e non armata di terrorismo.
Crociate volte a stroncare tutte quelle forme di
condivisione o fruizione che aggirano i meccanismi del copyright e che vengono quindi accusati di limitare o negare utili alle majors.
Se il limite oltre il quale considerare lecita la pirateria (e se questa non rappresenti, in fondo, la continuità del punto di vista delle majors solo di segno opposto) può essere opinabile, di fatto, probabilmente, il reale punto di scontro può essere individuato nelle possibilità di fruizione massiva dell’arte.
La difficoltà stà infatti, da una parte, sempre più nell’iniquità dei costi richiesti per accedervi (biglietti di musei, cinema, mostre, ma anche il prezzo di libri, cd e dvd) e nei tentativi che si fanno per limitare le possibilità d’uso dei supporti elettronici attraverso sistemi di protezione e non solo.
Dall’altra, un altro limite enorme, è identificabile nelle difficoltà esistenti per chi voglia diventare protagonista in prima persona dell’arte. Perché se è vero che la genialità non si impara, comunque è lecito che chiunque possa sperimentare direttamente l’arte, proprio come forma di ricerca interiore e di espressività.
E sarebbe interessante poter avere a disposizione spazi dove poterlo fare senza i limiti posti da croniche richieste di denaro.
Che si tratti di fare teatro o che si tratti di musica, di cinema o altro, il problema degli spazi e dei loro costi, è una costante in tutte le città italiane.
cosa fare
Molte potrebbero essere le forme di protesta realizzabili e molti gli obiettivi cui puntare, sicuramente è importante il "con chi", onde evitare confusioni con entità politiche.
Nel senso che, a parità di argomento di campagna, l’aspetto da privilegiare sarà il coinvolgimento degli artisti, puntando ad una loro presa di posizione ed attivazione (in quanto, non dimentichiamolo, formatori di opinione e modelli sociali), e della gente portandola ad una maggiore consapevolezza delle manovre realizzate dietro le quinte e di conseguenza a fare scelte volte a ottenere un’arte più libera ed umanista, oltre che a rivendicare la possibilità di apprendere e creare.
N el medio periodo sarebbe anche interessante riuscire a realizzare delle commissioni permanenti, composte da artisti, esperti in materie legali e di copyright, puntando a rendere di più facile accesso le forme di espressione artistica e a creare informazione sull’argomento, aspetto che in questi tempi è spesso latitato su questi temi.
Contatto
Responsabile Area Arte

spazio trasparentespazio trasparentepulsante Torna su pulsante Scrivispazio trasparente pulsante Collabora
segnala questo sito ad un amico, inserisci la e-mail
Guestbook, dal sito Bravenet.com img get Acrobat Reader
commenti & proposte & suggerimenti web